Catanzaro, tra calcio e legalità

Catanzaro ⚽ Un’iniziativa, alquanto lodevole, voluta del presidente del Catanzaro Calcio, Floriano Noto.

In occasione del derby Catanzaro-Cosenza (posticipato a domenica 19 novembre, con inizio alle 14:30) i ragazzi dell’Istituto Comprensivo  «Bonaventura Zumbini» di Cosenza (accompagnati dai loro docenti) saranno ospiti, già dal primo mattino, dell’Us Catanzaro. Appuntamento, dunque, al Parco della Biodiversità, dove ad accoglierli troveranno i loro coetanei, studenti catanzaresi dell’Istituto Giovanni Patàri. Il programma prevede una visita guidata al Musmi, una passeggiata nell’area verde e poi il pranzo.
Dopodiché, tutti allo stadio Ceravolo (con ingresso omaggio nel settore Tribuna Est), ognuno a tifare per la propria squadra del cuore. Nell’ambito di questo progetto (Educazione alla Legalità) è altresì prevista l’«ora di lezione» – a cura di alcuni funzionari della Questura del capoluogo calabrese – sul tema «Rispetto delle regole con particolare riferimento a quelle sportive». «Penso che da Catanzaro», ha detto l’ing. Noto, «partirà un bellissimo messaggio di socializzazione e aggregazione».  Dopotutto, il calcio dovrebbe servire anche a questo nobile intento: a fraternizzare, al di là dei campanilismi, ma soprattutto a educare e creare nuove coscienze! Vincenzo Pitaro

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Catanzaro, iperglicemia post-prandiale: importante scoperta dell’équipe del prof. Sesti (UniCz)

Catanzaro. Un’aumentata concentrazione di uno speciale «trasportatore» (SGLT-1) nel duodeno è il responsabile dell’eccessivo assorbimento di glucosio dopo un pasto, che provoca i repentini aumenti della glicemia nei soggetti pre-diabetici .
Tale meccanismo, se bloccato, può proteggere dai picchi di glicemia post-prandiale e contribuire a prevenire il diabete.
È quanto è emerso dalla Ricerca effettuata da un’équipe di scienziati calabresi, diretta dal professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) e ordinario di Medicina Interna dell’Università «Magna Græcia» di Catanzaro, da poco pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.

La glicemia aumenta in modo eccessivo dopo i pasti

Nelle persone ad aumentato rischio di diabete, prima ancora che la malattia dia chiari segni di sé, la glicemia aumenta in modo eccessivo dopo i pasti. Questo fenomeno è da tenere sotto controllo, soprattutto perché questi aumenti di glucosio nel sangue provocano nel tempo importanti danni sia a livello del sistema cardio-vascolare sia alle piccole arterie della retina, dei reni e dei nervi.

La scoperta

È stata trovata una possibile spiegazione scientifica a questo fenomeno: alcune persone assorbono più rapidamente e in maggior quantità di altre gli zuccheri della dieta a causa dell’esuberanza dell’SGLT1, un trasportatore specializzato nell’assorbimento del glucosio a livello del duodeno.

Le considerazioni

«Questa nuova ricerca», afferma il professor Sesti, «aiuta a comprendere perché queste persone a rischio di diabete presentano elevati livelli di glicemia dopo i pasti. L’assorbimento intestinale del glucosio introdotto con gli alimenti avviene prevalentemente nella prima porzione dell’intestino, cioè nel duodeno. A tale livello il glucosio, grazie ad uno speciale “trasportatore”, l’SGLT-1, attraversa la parete intestinale per raggiungere la circolazione sanguigna».

Il team del professor Sesti ha altresì osservato che i soggetti con «NGT-alta glicemia ad 1 ora» a rischio di sviluppare il diabete e le persone con diabete tipo 2 presentano aumentati livelli del trasportatore SGLT-1 nel duodeno, dimostrando che è l’eccessivo assorbimento intestinale del glucosio, la causa dell’iperglicemia post-prandiale.

Lo studio

La ricerca ha preso in esame un campione di 54 persone, sottoposte a curva da carico orale di 75 g di glucosio e ad esofago-gastro-duodenoscopia con biopsie della mucosa duodenale, sulle quali è stata misurata la quantità del trasportatore del glucosio SGLT-1.

I risultati

«In questo studio», spiega lo scienziato Giorgio Sesti, «è stato osservato che i soggetti con “NGT-alta glicemia ad 1 ora” e i soggetti con ridotta tolleranza glicidica (IGT – cioè valori glicemia a due ore dalla curva da carico compresa tra 140 e 199 mg/dl), hanno aumentati livelli del trasportatore SGLT-1 nell’intestino, paragonabili a quelli riscontrati nei pazienti con diabete tipo 2, rispetto agli individui con NGT e glicemia ad 1 ora ˂155 mg/dl. Le condizioni di NGT-alta glicemia ad 1 ora e IGT sono condizioni di cosiddetto “pre-diabete” con un alto rischio di progressione verso il diabete tipo 2».

«In questo studio», prosegue il prof. Sesti, «abbiamo anche constatato che alti livelli duodenali di SGLT-1 sono associati ad elevati livelli di glicemia dopo carico orale di glucosio. Tali risultati suggeriscono che l’aumento dei livelli duodenali del trasportatore SGLT-1 (e il conseguente eccessivo assorbimento intestinale del glucosio) rappresenta uno dei meccanismi responsabili dell’iperglicemia post-prandiale».

I livelli duodenali di SGLT-1 sono infatti  aumentati nei soggetti con pre-diabete

«La scoperta che i livelli duodenali di SGLT-1 siano aumentati nei soggetti con pre-diabete, così come nei pazienti affetti da diabete tipo 2», sottolinea la dottoressa Teresa Vanessa Fiorentino, co-autrice dello studio condotto nell’Università Magna Græcia di Catanzaro, «dimostra che tale alterazione è presente ancor prima dell’esordio della patologia diabetica e suggerisce che l’aumentato assorbimento intestinale del glucosio mediato dal trasportatore SGLT-1 potrebbe essere un meccanismo coinvolto nello sviluppo del diabete tipo 2».

Le conclusioni

 «Tenendo in considerazione», conclude il professor Sesti, «che l’attività del trasportatore SGLT-1 può essere inibita da alcuni composti fenolici presenti nelle mele e che sono attualmente in fase di sviluppo farmaci con una doppia azione inibitoria sui trasportatori SGLT-1 e SGLT-2 (quest’ultimo presente a livello renale), è possibile ipotizzare che la correzione dell’eccessivo assorbimento intestinale del glucosio potrà rappresentare una possibile strategia terapeutica utile non solo per trattare l’iperglicemia post-prandiale, ma anche per prevenire lo sviluppo del diabete nei soggetti a rischio».

Fonte: Società Italiana di Diabetologia
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Papa Francesco proclama Santo il calabrese Beato Angelo d’Acri

Città del Vaticano •  Un altro Calabrese nel novero dei Santi. Domenica 15 ottobre 2017, in piazza San Pietro,  papa Francesco  proclama santo il Beato Angelo d’Acri.

Lucantonio Falcone – questo il suo nome di battesimo – nacque ad Acri (Cosenza) il 19 ottobre del 1669. Frate Francescano (ordinato nel Convento dei Padri Cappuccini di Belvedere Marittimo) operò come missionario e poi come  sacerdote.  Si spense nella città natìa il 30 ottobre 1739 📝 La sua beatificazione risale al lontano 18 dicembre 1825.
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Calcio, il Catanzaro va a Bisceglie in cerca di punti

Catanzaro ⚽ Dopo la sconfitta subìta al Granillo (nel derby con la Reggina) e il deludente pareggio casalingo con la Juve Stabia di Ciro Ferrara, il Catanzaro si appresta a far visita al Bisceglie, una delle squadre più in forma del campionato, che non nasconde ambizioni.
Con quale animo, dunque, la compagine allenata da Alessandro Erra affronterà questa sua seconda trasferta? Riuscirà a fare risultato? Speriamo di sì! Fiacche performance, come quella vista al Ceravolo sabato scorso, non sono più accettabili. Il presidente Floriano Noto, d’altronde, non ha fatto mancare nulla a questo Catanzaro. Sulla carta, infatti, la squadra c’è. È sul campo che ancora non carbura a dovere. Perdere in trasferta e pareggiare in casa, si sa, significa una sola cosa: retrocessione. Ma siamo ancora ad inizio campionato e i propositi sono ben altri.


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Catanzaro, il presidente Noto presenta la sua squadra

Catanzaro ⚽ Grande entusiasmo nella Città dei Tre Colli per il nuovo corso dei giallorossi in Serie C; una compagine che punta a rinverdire il suo glorioso passato. Alla presentazione ufficiale del team giallorosso del presidente Floriano Noto, intanto,  erano presenti – al  Parco Le Fontane  – più di 2000 tifosi.
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La Calabria e i suoi agrumi pregiati

Indovinate un po’. Di che agrume si tratta? Qual è il frutto che si vede in questa nostra  foto? Il bergamotto? Nooo! Il Cedro? Neppure! La Calabria produce molte tipologie di agrumi. Sono però in pochi a saperlo: tra #bergamotti, #cedri, #arance, #clementine, mandarini, #limette e #limomi,  c’è anche il… Chinotto. Un pregiatissimo, salutare Chinotto di Calabria! La sua produzione? Ovviamente, non è ancora “alta” ma,  confidando nella sensibilità e nel sostegno della Regione Calabria – come dicono i produttori – “questo ben di Dio potrebbe aumentare nell’arco di alcuni anni”. È un agrume non facile da trovare (e  prezioso per molti aspett)i che dà prestigio a questa Terra operosa e baciata dal sole.