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Gianluca Callipo alla guida dell’Anci Calabria

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Gianluca Callipo, giovane sindaco Pd di Pizzo (Vibo Valentia) è il nuovo presidente dell’Anci Calabria. Il suo primo obiettivo sarà quello di fare rete tra gli amministratori locali.
L’altra Calabria
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La Ceceide

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La Ceceide di Vincenzo Ammirà (a cura del giornalista e scrittore Vincenzo Pitaro). Il più famoso poema erotico della Letteratura dialettale calabrese che Ammirà compose in una sola nottata nel 1848, esaltando l’enorme vulva di Cecia, meretrice generosissima, «amata da nobili e popolani» e da uomini di lettere, come è anche detto in una quartina in cui si tira in ballo nientemeno che il noto filosofo Pasquale Galluppi. «La Ceceide» resta dunque un classico; un’esaltazione dei sensi che non trova riscontro nella letteratura di ogni tempo.
• L’Autore, oltre che un eccellente poeta, fu professore di latino e greco. Nacque a Monteleone di Calabria, oggi Vibo Valentia, il 2 dicembre 1821 e ivi morì il 5 febbraio del 1898.
Dopo aver dato alle stampe questa opera erotica venne espulso da tutte le scuole del Regno. «Per aver scritto cose contro il buon costume». Questa, almeno, fu la motivazione ufficiale. Ma non è da escludere che, a determinare un provvedimento del genere, furono – più che altro – gli ideali liberali che liberamente professava da tempo. Nel 1860, fra l’altro, combatté a fianco di Giuseppe Garibaldi, a Soveria Mannelli, quando i Mille risalendo a tappe il territorio calabrese, dopo aver superato ogni ostacolo nella marcia verso Napoli per incontrare il re Vittorio Emanuele II, raggiunto il Comune del Catanzarese, ai piedi del Reventino, riuscirono a disarmare dodicimila soldati borbonici.
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Calabria, l’Odg solidale con Klaus Davi ed Enza Dell’Acqua

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Catanzaro. In una nota, diffusa poco fa, l’Ordine dei Giornalisti della Calabria, presieduto da Giuseppe Soluri, assume la sua ferma e decisa presa di posizione in seguito agli ultimi due casi d’intolleranza che hanno visto protagonisti – in regione – due operatori dell’Informazione. 
«Alcune zone della Calabria», sottolinea l’Odg, «stanno diventando sempre più “pericolose” per i giornalisti che cercano di approfondire le tematiche relative a vicende di criminalità organizzata o di rapporti perversi tra politica e ‘ndrangheta. Oggi a Filadelfia, nel Vibonese, Klaus Davi, che – per conto della televisione con la quale collabora – si era recato ad intervistare un presunto ‘ndranghetista, che potrebbe essere implicato nella scomparsa di un giovane, è stato aggredito dai familiari dell’uomo e costretto ad allontanarsi».
«Qualche giorno fa, invece, a Nicotera», prosegue la nota dell’Ordine, «la corrispondente de Il Quotidiano del Sud, Enza Dell’Acqua, cui già a marzo un assessore comunale aveva “consigliato” (non troppo amichevolmente) di non occuparsi pià di lui, è stata costretta a presentare una denuncia-querela nei confronti del Sindaco e di una assessora comunale ritenendo di essere l’obiettivo di una intemerata, non certo qualificante nei contenuti e nei termini, che era stata fatta in Consiglio comunale dal primo cittadino, e di una serie di considerazioni offensive che su un social network erano state vergate dalla delegata alla Cultura».
«Le due vicende, pur diverse», conclude la nota dell’Odg Calabria, «rappresentano un segnale preoccupante di intolleranza che si aggiunge ai tanti che hanno avuto come “bersaglio” – in passato – altri giornalisti. L’Ordine dei Giornalisti della Calabria esprime la più convinta solidarietà sia al collega Davi che alla collega Dell’Acqua per gli episodi che li hanno coinvolti, nella convinzione che le due vicende troveranno una risposta adeguata da parte di quanti sono chiamati a valutare le vicende denunciate».

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