Quello di Bagnara Calabra è il primo torrone Igp per le varietà Martiniana e Torrefatto glassato.
Documenti di archivio riportano che già nel 1700 i monaci dell’abbazia di Bagnara erano esperti nella preparazione di dolci, soprattutto torroni, chiamati martiniani. La prima fabbrica di torrone in Calabria è stata fondata a Bagnara nella metà del 1800 da Francesco Antonio Cardone; ma il dolce torrefatto era già una specialità di famiglia, infatti la ricetta era stata portata dalla Spagna dai suoi stessi antenati, almeno un secolo prima. L’arte del torrone di Bagnara è stata tramandata di generazione in generazione; nel 1895 l’azienda diventò fornitrice ufficiale della Casa Reale; ed ancora oggi il marchio è una garanzia di qualità.
Il Torrone di Bagnara ha ricevuto la denominazione Igp nel 2014. Questo tipico dolce natalizio si presenta, a secondo della copertura, in due versioni: Martiniana (copertura con zucchero in grani) Torrefatto glassato (copertura con cacao amaro). Friabile e #croccante, al palato la dolcezza dell’impasto è bilanciata dal sapore delle mandorle tostate e da una netta sensazione di brulé con leggero retrogusto speziato.
Il prodotto è ottenuto con una serie di modalità descritte accuratamente nel disciplinare, che prevedono passaggi precisi nella cottura e nella lavorazione di miele, zucchero e mandorle non pelate tostate, l’uso di cannella e chiodi di garofano in polvere e le due diverse coperture.
Uno degli abbinamenti più tipici nelle zone di produzione vede affiancare a questo dolce il vino passito di uve Zibibbo coltivate nei tipici terrazzamenti detti armacie. I marchi del Torrone di Bagnara sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, in Canada e Usa.
L’altra Calabria
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